Numerose sono le testimonianze a Faenza dell'alluvione del 16-17 maggio 2023.
Ma il Museo Carlo Zauli ha fatto però un'operazione inversa e in un certo senso esaltante!
Invece di non lasciare traccia del disastro nei suoi sotterranei, ripristinando i locali e riadattandoli, esso ha scelto di coltivarne la memoria storica.
Venerdì scorso vi ho acceduto tramite lo spazio di una porta muraria del cortile del Rione Nero.
Curioso che da un buco nel muro sia già nel Museo Carlo Zauli, ma la cosa più incredibile è che sia incastonato fra il Rione e il fianco della Chiesa di San Francesco con il suo campanile.
Non mi sorprenderebbe se ci fosse una porticina che dal Museo va nella Chiesa...
Metafora e racconto di come l'Arte di un'artista di riferimento possa unire il Civile e il Religioso nella propria città in un sentimento comune e di un vissuto comunitario.
Mi sono preso pure il tempo di visitare i trofei, i costumi e le armature del Rione Nero per il Palio del Niballo di Faenza, accompagnati da un disponibilissimo rionale.
In queste mure senza soluzione di continuità si respira il senso che le persone danno a questi luoghi che risaltano l'appartenenza civile, artistica e religiosa in una passione (fede!) senza confini.
E mentre il cantante della band si contorce e la sua musica permea l'aria di elettricità lasciando un'emozione impalpabile, il sotterraneo, dalla finestrella illuminata ci sorveglia e veglia comprendendoci.
Che la festa abbia inizio e che non abbia più a terminare!!!
Ma il Museo Carlo Zauli ha fatto però un'operazione inversa e in un certo senso esaltante!
Invece di non lasciare traccia del disastro nei suoi sotterranei, ripristinando i locali e riadattandoli, esso ha scelto di coltivarne la memoria storica.
Venerdì scorso vi ho acceduto tramite lo spazio di una porta muraria del cortile del Rione Nero.
Curioso che da un buco nel muro sia già nel Museo Carlo Zauli, ma la cosa più incredibile è che sia incastonato fra il Rione e il fianco della Chiesa di San Francesco con il suo campanile.
Non mi sorprenderebbe se ci fosse una porticina che dal Museo va nella Chiesa...
Metafora e racconto di come l'Arte di un'artista di riferimento possa unire il Civile e il Religioso nella propria città in un sentimento comune e di un vissuto comunitario.
Mi sono preso pure il tempo di visitare i trofei, i costumi e le armature del Rione Nero per il Palio del Niballo di Faenza, accompagnati da un disponibilissimo rionale.
In queste mure senza soluzione di continuità si respira il senso che le persone danno a questi luoghi che risaltano l'appartenenza civile, artistica e religiosa in una passione (fede!) senza confini.
E mentre il cantante della band si contorce e la sua musica permea l'aria di elettricità lasciando un'emozione impalpabile, il sotterraneo, dalla finestrella illuminata ci sorveglia e veglia comprendendoci.
Che la festa abbia inizio e che non abbia più a terminare!!!