Ho fatto un sogno, ma forse non lo era/2
Inserito
da Giorgio Gatta giovedì 21 novembre 2024
Nicola Zanca è il Sindaco di Gaiba ed è il Sindaco Gentiluomo del Polesine: sempre gentile e corretto, mai fuori posto nelle parole e nel comportamento.
Appena mi vede mi fa un gran sorriso e gli dico come va.
Cambia il suo volto quando parla con amarezza sulle recenti disposizioni dello schema della Legge di Bilancio 2025 del Governo.
Non riesce a trattenersi nel suo scoramento per i tagli di bilancio sui Comuni sotto i mille abitanti come il suo che rischia di annullare tutti i servizi e l'operatività del Municipio.
"Se fosse così non potremo fare più nulla e solo la mancanza dei 50.000 euro all'anno che ci dovrebbero dare ci metterebbe in ginocchio nei servizi e nelle prestazioni." - dice Nicola.
Aggiungendo: "Dobbiamo coinvolgere tutti gli enti locali, gli enti pubblici, le associazioni che rappresentano i Comuni nei vari tavoli istituzionali, tutti uniti per fare cambiare idea a questo Governo, sostenendo il mantenimento dei fondi essenziali per la tutela dei nostri territori, già in sofferenza, e che non possono sopportare ulteriori tagli che rischiano di far collassare i Comuni."
Nicola mi saluta con grande garbo e poco più tardi dirà a una sua collega: "Ti fanno passare la voglia di fare il Sindaco con tutto il sacrificio che costa e tanto varrebbe dimettersi non avendo più i soldi per portare avanti il Comune."
Aldo D'Achille, sindaco di San Bellino, è il Sindaco Filosofo del Polesine: dalla sua mente nulla è scontato ed è votato all'innovazione permanente del suo Comune non accontentandosi mai dei risultati ma spingendolo sempre verso nuovi traguardi.
San Bellino è di fatto un laboratorio di innovazione sociale che non si ferma mai.
Sarà lui a dettare la strada nella Conferenza stampa / convegno sul battello lungo il tragitto sul Canalbianco.
Dirà: "Qui si inaugura un nuovo modo di vivere il territorio, vi è un quantitativo d'acqua che ha bisogno di comunicare attraverso le ciclabili e l'uso del fiume. Qui parte una nuova narrazione del territorio."
Ma il personaggio più affascinante del Polesine è: Il Mecenate.
Lo chiamerò così perché non so se vuole essere citato discreto com'è anche se è una presenza molto importante.
Ha acquisito da poco tempo Villa Cà Moro nel territorio di San Bellino salvandola da un sicuro decadimento essendo chiusa da decenni.
Durante il tragitto sul Canalbianco gli sto appresso quando mi è possibile e ne approfitto infatti durante una sosta a Villamarzana davanti a un ricco buffet per stuzzicarlo.
Mi ricorda un imprenditore della Romagna, che conosco bene, che come lui quando lo solletichi ti da sempre risposte ficcanti e spiazzanti.
Il Mecenate ha di per sé una sua autorevolezza e non ha bisogno di essere accondiscendente verso nessuno, per cui le poche parole che ti concede li devi prendere come una cosa preziosa.
Insomma ti da già quelle risposte a cui tu non eri ancora arrivato: concrete, risolutive, senza tanti giri di parole, ma bene focalizzate su quello che ci vuole o quello che non ci vuole.
Si parla di turismo nei borghi del Polesine: ho segnato tutto e adesso me ne torno a casa più arricchito, con la consapevolezza di avere ricevuto tanto dalle persone che ho incontrato...
Grazie a Il Mecenate; grazie a chi mi ha spiegato come funzionavano e come funzionano i canali che collegavano Mantova con Venezia; grazie a chi mi ha fatto capire che fare il consigliere comunale è un lavoro dispendioso di energie quanto fare l'assessore...
Stay tuned!
Giorgio Gatta
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