Turismo sessuale in Cambogia: chiusi 60 bordelli grazie ad ECPAT

Inserito da Giorgio Gatta mercoledì 03 aprile 2013

La Cambogia è uno dei Paesi più afflitti dal turismo sessuale. Come nella vicina Thailandia, ogni anno centinaia di migliaia di turisti occidentali si riversano nelle strade della capitale Phnom Penh o nei vicoli della cittadina turistica di Sihanoukville, alla ricerca di sesso da comprare per pochi dollari da bambini afflitti dalla miseria e spesso sfruttati da mafie ben organizzate.

Contro questo tipo di sfruttamento da anni opera nel Paese Ecpat, che nel 2006 ha aperto una sua struttura per dare speranza alle periferie degradate della capitale Phnom Penh, uno dei centri nevralgici di questa tratta degli schiavi, dove orfani e bambini che vivono in luoghi adiacenti ai bordelli in condizioni di miseria assoluta, figli di genitori che sono o sono stati nel giro della prostituzione, facilmente cadono vittima dello sfruttamento causato dai soldi facili dei turisti occidentali.

Più recente l’impegno nella cittadina turistica di Sihanoukville, dove nel 2010 Ecpat-Italia e Cifa-Onlus hanno aperto un centro di accoglienza dove viene offerta assistenza, istruzione e gioco ai bambini di strada e alla loro madri. Il progetto, denominato “Via del Campo”, in onore della famosa canzone di De Andrè, ha base nel sobborgo di Phuom Tmey, un luogo simbolo della prostituzione minorile e non, dove la drammatica situazione socio economica espone i bambini figli di prostitute al rischio altissimo di finire nel racket dello sfruttamento minorile.

Grazie al progetto “Via del Campo”, nel centro di accoglienza I bambini si costruiscono giorno dopo giorno il loro futuro, studiano, ricevono assistenza medica e fanno pasti regolari. Le famiglie sono state coinvolte nel processo di gestione del centro. Ogni fenomeno di violenza o di abuso viene denunciato agli assistenti sociali presenti nella struttura, ormai punti di riferimento per tutta la comunità. 

Ed i risultati non hanno tardato a farsi vedere: in tre anni il numero dei bordelli della zona interessata dal progetto, è passato da 63 a 5, nessuna famiglia è coinvolta nel racket della prostituzione minorile, i bambini sono più istruiti e tenuti lontani dalla strada. Nonostante gli ottimi risultati, tuttavia il progetto è a rischio chiusura per mancanza di fondi. Infatti, oggi molti dei bambini aiutati e sostenuti rischiano di dover lasciare il centro. Per far si che ciò non accada e per offrire ad altri bambini le nostre attività e la nostra protezione, ECPAT Italia si è data l'obiettivo di raccogliere almeno 7.500 euro quest'anno. “Cerchiamo 100 amici che con 75 euro ci aiutino a sostenere il progetto Via del Campo". Questo l’appello lanciato da ECPAT ,a cui vi invitiamo a rispondere.

 

Cos'è ECPAT. E' una rete internazionale di organizzazioni, presente in oltre 70 paesi, impegnata nella lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali: turismo sessuale a danno di minori; prostituzione minorile; tratta e traffico di minori a fini di sfruttamento sessuale; pedopornografia. E' nata nel 1994 per combattere il turismo sessuale e far approvare la legge 269/98, che punisce gli italiani che commettono abusi sessuali su minori anche all'estero.



Da TURISMORESPONSABILE.IT


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