Al forum di Baku si parla di turismo come fattore di pace
Il Responsabile Turismo di Legacoop e Presidente di AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, Maurizio Davolio, ha preso parte come relatore al Forum di Baku, organizzato dal Consiglio d’Europa e dall’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali.
Davolio ha moderato la sessione dedicata al tema “Guerra e pace lungo gli Itinerari Culturali Europei”, in cui sono state presentate le esperienze della Via Regia in alcune regioni dell’Ucraina dove permane un pesante conflitto nell’interpretazione della storia fra Ucraini, Polacchi, Austriaci e Tedeschi, le esperienze delle Città Termali, luoghi di accordi politico-militari fra sovrani e diplomatici, le prospettive della Via Napoleonica che comprenderà i luoghi delle grandi battaglie e degli avvenimenti legati alla vita di Napoleone.
Davolio è stato invitato come esperto di turismo responsabile, il turismo che ha come obiettivo l’incontro e il dialogo fra residenti e turisti, e che pertanto consente la conoscenza della storia, la comprensione e il rispetto reciproci, il superamento di stereotipi e pregiudizi.
La sessione è stata però notevolmente influenzata dalle pesanti accuse all’Armenia da parte dei partecipanti Azeri in merito all’occupazione della regione contesa del Nagorno Karabach, che ha causato quasi un milione di profughi.
Il Forum ha discusso di vari temi riguardanti gli Itinerari Europei, con particolare riferimento agli aspetti del dialogo fra i popoli, la coesione, il superamento dei conflitti. Il turismo culturale può dare infatti un forte contributo alla soluzione dei problemi generati dall’incomprensione. Esperienze importanti sono condotte nei Balcani, teatro di tante guerre, e nell’area israelo-palestinese.
Al termine dei lavori è stata approvata la Dichiarazione di Baku, che riprende i temi trattati e impegna i 29 Itinerari Culturali Europei riconosciuti dal Consiglio d’Europa a proseguire nel cammino della giustizia sociale, del rispetto dei diritti umani, l’equità, il dialogo interculturale finalizzato anche alla riconciliazione, la sostenibilità ambientale, la difesa dell’identità e dell’autenticità, la partecipazione della popolazione locale e, in particolare, da parte dei giovani.
L’Itinerario Europeo della Cultura Cooperativa, Cooproute, sarà candidato l’anno prossimo ad essere riconosciuto e certificato da parte del Consiglio d’Europa.