Conselice: Il turismo nelle nostre terre è proprio bello
Stiamo conoscendo associazioni in giro nella Romagna che si occupano di riscoprire le tradizioni e valorizzare i territori che li abitano. Con loro scambiamo esperienze fatte di narrazioni, tradizioni enogastronomiche, artistiche e musicali. Una di queste è l'Associazione Primola di Cotignola, che ci racconta come si può fare un turismo consapevole a partire dall'incontro con le persone del luogo e attraverso di loro visitare i luoghi significativi del paese.
Domenica 9 novembre 2014
Turismo con l'Associazione Primola a Conselice
Diario di una giornata tra street art, cultura, e la gente
“S'ui fos “Piga la Piê” u'spieghêrebb tot e' sucialişom Cunşëlş”
Se ci fosse “Piega la Piadina” ci spiegherebbe tutto il socialismo di Conselice
Siamo davanti al bar dei socialisti di Conselice che ha una lapide dedicata ad Andrea Costa, il mitico onorevole Andrea Costa, che era il socialismo della libertà e dei diritti della Romagna dalla seconda metà dell'800 fino all'inizio del 900.
Faccio la domanda ad un tipo piccoletto con i cappelli corti e bianchi che nel bar sembra di casa: “ è questo il bar dei socialisti? “Sē” (Sì). “Mi puoi raccontare qualcosa di questo bar?”. “A ne so (Non lo so). S'ui fos “Piga la Piê” u spieghêrebb tot e' sucialişom Cunşëlş” (Se ci fosse “Piega la Piadina” ci spiegherebbe tutto il socialismo di Conselice). Gli propongo: “vallo a chiamare così ci racconta il bar”. Gli altri ridono e uno di loro mi dice: “Piga la Piê è vecchio, a quest'ora (10.30 del mattino) è già a casa, lui viene presto nel bar”.
Nella stradina che porta a Piazza Guareschi, con la telecamera in mano blocco uno che passa in bicicletta e gli chiedo al volo: “siamo turisti, cosa c'ha di bello Conselice? Mi guarda con la faccia del sorriso tra lo stupore e forse un pensiero: “questo qua mi prende per il culo”. Dopo una pausa mi risponde di getto: “A Conselice è bella la gente”.
Elena Liverani la ragazza Assessora alla cultura, tutto pepe e Conselice, brava e disponibile, che parla in dialetto romagnolo imparato dal nonno, fa di tutto per accoglierci. Gli avevo chiesto: “vorremmo fare turismo a Conselice, ci puoi fare incontrare uno che sia il Comunismo di Conselice?”
“Vai da Paolo Gotti di Lavezzola, ha 84 anni, lui è il comunismo. Gli parlo io.”
Telefono a Paola Pula, Sindaca di Conselice, che non conoscevo. Chiedo: “dobbiamo organizzare Turismo a Conselice, devo incontrare Renzo Rossi, mi aspetta nel Caffè Italia, poi dopo vengo da te. Ci sei?” “Bene ti aspetto, se vuoi vado io nel bar a dirgli che stai arrivando”.
Renzo Rossi, la nostra guida culturale
Renzo Rossi, personaggio della cultura e della politica di Conselice. Democristiano del 900, a Conselice, nel paese dei comunisti. Ha diretto e' bafiôn dal 1974 al 2011, giornale della cultura e della vita del paese, ha fatto il ragioniere ma mi confessa la sua vocazione era fare il maestro.
Nella piazza Guareschi ci racconta la storia di come è nata con il sindaco Cocchi e con Gino Pellegrini, l'artista pittore scenografo che l'ha dipinta.
“Mi volevano dare una medaglia” mi dice Rossi. “Ho detto no, non la voglio, sono allergico alle medaglie”. Cocchi, il Sindaco comunista per 31 anni, ha insistito e costruito la sua ragnatela per convincere Renzo. Alla fine Rossi ha detto: “va bene, posso accettarla solo se voi fate una strada intitolata a Guareschi, lo scrittore di Peppone e Don Camillo”. Guareschi, il grande scrittore che i comunisti odiavano, perchè dall'altra parte.
“Abbiamo preso contatti con Gino Pellegrini – continua Rossi -, che ha realizzato la “Piazzetta degli inganni” a San Giovanni in Persiceto. E così abbiamo concluso con questa piazza. I personaggi che vedete sono tutte persone esistite di Conselice”.
Domenico, di Cotignola, conselicese doc fino ai 24 anni, Goldrake per i Conselicesi, con l'entusiasmo di un ex intanto che camminiamo ci racconta tutto dal mitico Capannone discoteca dei giovani, ora Gabbiano dei pensionati, ai nomi delle case o di chi passa in quel momento in bicicletta.
Elda, la giovane maestra, che l'anno scorso insegnava alle elementari ed ha avviato le relazioni di Primola con Conselice, ha incontrato i suoi bambini, mi dice, contenta: “oggi ho fatto la maestra”.
I bambini delle elementari, con il loro maestro regista: le nostre guide.
A piazza Guareschi, Giada ci spiega ogni persona o animale dei dipinti, chi è e cosa fa. “Quella vecchietta dietro alla bicicletta è la Ranivendola, quella che vende le rane”... e così via. Alla fine Lucrezia, in classe con Giada, legge in dialetto romagnolo: “Un uliv” che ha scritto Renzo Rossi.
Claudio Righi, straordinario maestro dalla faccia hippie.
Insieme ad alcune mamme ci ha aiutato a costruire il viaggio turistico coinvolgendo i bambini di due classi elementari.
Dico ai bambini: “noi siamo il 900 e voi siete il 2000”. Così quando ci spostiamo da un punto all'altro, corrono davanti a noi per arrivare subito alla tappa successiva.
Una mamma commenta: “vedi, il 2000 corre molto più veloce del 900”.
“E' vero corre e non sappiamo dove andrà”.
I bambini sono della squadra. Mi chiedono il megafono quando devono parlare, spiegano i monumenti e la loro storia, poi giocano e schiamazzano quando noi parliamo da grandi.
Paolo Gotti, il Comunismo di Lavezzola
Ci racconta davanti al monumento alla libertà di stampa: “nel 1948 a 18 anni ho incontrato il Comunismo. Me l'ha presentato Toni d'Mariul, un'antifascista, più vecchio di me, fat óman! (che uomo)”
“A 18 anni, nel 1948, sono stato eletto segretario della cellula comunista di una strada di campagna: da un lato si chiamava via Cavo di Marzo di Lugo e dall'altro via Cavamento di Lavezzola”. Zona di confine. Da una parte Lugo dall'altra il comunismo di Lavezzola.
“Eravamo 30/40 famiglie che ci riunivamo a casa dell'uno, a casa dell'altro a discutere di politica. Sono andato anche a scuola con il partito: per diverse sere facevamo la storia del partito bolscevico russo”.
“La cellula era organizzata come fosse un partito nazionale: c'era il responsabile della stampa, il responsabile dell'organizzazione. E se un compagno non veniva per tre volte, tu ci andavi a casa per sentire cosa aveva fatto? Se stava bene, se aveva dei problemi. Il comunismo a Lavezzola e a Conselice era la cooperativa. Una grande cooperativa che dava lavoro e diritti ai 900 braccianti di Lavezzola. Lì sì che c'era la solidarietà e l'onestà. Se facevi un fischio ti trovavi tutti in piazza. Mica la roba d'adess.”
“Il comunismo ha fatto delle cose sbagliate. Ci sono state le dittature. Non lo sapevo, l'ho imparato dopo, me l'hanno insegnato anche i miei figli, però ti dico la verità: “sono sicuro che nel nome del comunismo qui da noi abbiamo fatto solo un gran bene alla gente.”
Street art
Alla fine street art nel palazzetto dello sport di fianco alla scuola media. Una tappa di un progetto artistico Selvatico 3 che coinvolge i nove comuni della Bassa Romagna, curato da Massimiliano Fabbri artista, deus ex machina della cultura artistica del Comune di Cotignola e dintorni.
E' stata questa la molla che ci ha spinto ad inventarci questo viaggio turistico.
Quando siamo arrivati al palazzetto, dopo la sosta e il racconto al monumento delle mondine abbiamo visto in lontananza murales immensi dipinti nelle pareti grandi del palazzetto. Ognuno dei dieci e più artisti concentrato a dipingere nella sua parete con i pennelli lunghi metri come quelli di una vecchia pubblicità di vernici.
Figure e strutture pittoriche immaginifiche con tanti uccelli, grandi volti di calciatori della storia del calcio, eccetera. Con questa street art il parco diventa proprio un museo all'aperto.
Qui abbiamo portato le patatine fritte nel ristorante degli alpini nella stazione di Conselice. Nel parco patatine e focacce con pane e mortadella accompagnati dalla musica balcanica romantica del violino di Gioele e della fisarmonica di Iakova, che ha colorato tutto il percorso.
Alla fine i saluti
Michele di Barbiano, 29 anni, che ha partecipato con la sua ragazza di Torino, mi dice: “sai, è la prima volta che vengo a Conselice”.
Quelli di Primola, un bel gruppo che ha lavorato gratis per il solo piacere di incontrare.
La Sindaca Pula, dopo una mattinata di incontri per il 4 novembre con la fanfara di Cividale in piazza e tante altre cose, mi fa piena di entusiasmo: “Vorrei animare Conselice”. Ci saluta e ringrazia poi si guarda da sola i murales del palazzetto.
Conselice: ospitalità, giovialità e i racconti della Bassa.
Il turismo nelle nostre terre è proprio bello.
Parola di Primola.
Piccolo diario personale per rendere l'idea.
10 novembre 2014
Da http://www.primolacotignola.it/