Cento anni fa...quando i trekking si chiamavano gite

Inserito da Andrea Benassi sabato 22 novembre 2014

"Interessante gita di 3 ore, che mette in vista la natura particolare del terren, costeggiando la lunga scogliera detta VENA DEL GESSO. Dalla testa sud del ponte di Borgo Tossignano per carrozzabile a svolte, a Tossignano, m.276, km 3, in posizione incantevole dominante la vallata del Santerno, con bel panorama. Nella piazza a porticati, una grande cisterna fatta costruire da S. Carlo Borromeo di Milano. Nella chiesa una pregevole Madonna d'autore ignoto. Industria locale: le cave di gesso. Di qui per sentiero aspro si scende ad attraversare, per risalire di fronte, la valletta del Rio Sgarba, che scorre sotterraneo per un tratto di 200 metri. Continuando si tocca la villa Le Banzole della famiglia Oriani, cui appartenne lo scrittore Alfredo, poi la chiesa della Rocchetta m.320. Prossimo è lo spartiacque fra Santerno a Nord ovest e Senio a sud est, dal quale bellissima vista. Si continua costeggiando a poca distanza la Vena del Gesso. Alle case Oliveta m.289, tenendo la sinistra si scende a Rìvola; tenendo la destra si giunge alla parrocchia di Sasso ed allo stradone di V. Senio, con discesa disagevole ma interessantissima fra i dirupi."

L.V. Bertarelli, Guida Italiana del Touring Club Italiano, Liguria, Toscana settentrionale Emilia, Milano, 1916


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