Terza Fiera dell’economia solidale e del consumo consapevole
Faenza, Palazzo delle Esposizioni, 11 - 13 novembre 2011
In una società ed in un’economia sempre più subordinate alla logica del profitto, dove crescono conflitto, sfruttamento, precarietà ed esclusione, è in continua crescita un movimento di donne e uomini alla ricerca di nuovi stili di vita, non fondati sul “ben-avere”, ma su un “ben-essere” della persona e della collettività, secondo criteri di eticità, equità e solidarietà.
Oggi la possibilità di seguire questi criteri in tanti ambiti della nostra economia quotidiana si va sempre più allargando e sono molte le proposte reali e concrete che già esistono: il consumo critico e consapevole, la cooperazione sociale, il commercio equo e solidale, la finanza etica, le attività che si occupano di riciclo e riuso, di energie rinnovabili, di agricoltura biologica, di turismo responsabile, di solidarietà internazionale, di tutela dell’ambiente e infine le tante realtà impegnate nei campi della pace, della cultura, dell’arte, della formazione e dell’informazione.
Tante realtà che mettono ogni giorno la solidarietà al centro dei meccanismi economici e sociali, non interpretando il valore della solidarietà come banale beneficenza, ma riformulando in modo responsabile il proprio stile di produzione e di consumo, perché oggi è sempre più importante non tanto dare di più ma piuttosto prendere di meno e usare meglio le risorse disponibili.
Ciò che si va realizzando è un’economia solidale, basata sulle relazioni e sullo scambio tra le persone, i territori, le culture; un’economia che non solo accetta la complessità del nostro mondo ma valorizza le differenze e ripudia l’esclusione e lo sfruttamento; un’economia strumento di Pace e di cooperazione tra i popoli.
Anche nel nostro territorio l’economia solidale sta muovendo i suoi primi passi, veri e propri SEMI DI FUTURO che è necessario far conoscere, promuovere e sostenere. Per dare maggiore visibilità a questa economia alternativa verrà organizzata a Faenza, dal 11 al 13 novembre 2011, nel Palazzo delle Esposizioni, la Terza Fiera dell’Economia Solidale ed Ecocompatibile “Semi di Futuro”.
I soggetti attivi nell’economia solidale ed eco-compatibile che parteciperanno alla Fiera, mentre si riconoscono nelle strategie e negli obiettivi del Territorio Socialmente Responsabile come definito dal Comune di Faenza, si impegnano per:
-
la valorizzazione della dimensione locale e delle relazioni:
- con rapporti fondati su reciprocità, cooperazione e fiducia;
- rivolgendosi prevalentemente a beni e servizi offerti dal distretto e dal territorio;
- promuovendo l’incontro delle culture presenti sul territorio;
- incentivando l’uso di strumenti quali lo scambio, il riuso e la banca del tempo;
- promuovendo attività culturali, creative, artistiche e intellettuali tese allo sviluppo di una nuova etica dell’economia non subordinata al profitto;
- la giustizia e la sostenibilità sociale:
- con rapporti basati su trasparenza, onestà e legalità;
rispettando i diritti umani, civili, sociali e sindacali di quanti partecipano a tutto il ciclo economico; - sostenendo l’inclusione sociale (categorie protette, migranti, pari opportunità, ecc.);
ispirandosi a principi etici e di solidarietà prima che economici e di profitto;
- con rapporti basati su trasparenza, onestà e legalità;
-
la sostenibilità ecologica:
- riducendo ed ottimizzando il consumo di risorse;
utilizzando prevalentemente prodotti locali; - riducendo l’impatto ambientale del proprio stile di produzione e di consumo (uso di tecnologie a basso consumo energetico, uso di energie rinnovabili, uso di materiali riciclabili e biodegradabili, limitazione dell’uso di materie inquinanti, riciclo e riuso);
- utilizzando prodotti sempre più durevoli e ad alta utilità.
- riducendo ed ottimizzando il consumo di risorse;
Nuove relazioni, dimensione locale, giustizia, sostenibilità sociale ed ecologica sono i cardini su cui poggia ogni iniziativa economica che voglia offrire a tutti i cittadini reale “ben-essere” e che voglia mostrare come sia possibile coniugare un profitto economico equo con la salvaguardia della qualità della vita dei singoli e delle loro comunità, nel rispetto non solo delle leggi vigenti ma anche delle esigenze etiche della persona, dei suoi diritti, del presente e del futuro del nostro ambiente.
“Il Prodotto Interno Lordo non tiene conto dello stato di salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione e della gioia dei loro giochi. E’ indifferente alla decenza delle nostre fabbriche e insieme alla sicurezza delle nostre strade. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei nostri matrimoni, l’intelligenza delle nostre discussioni o l’onestà dei nostri dipendenti pubblici. Non tiene conto né della giustizia dei nostri tribunali né della giustezza dei rapporti tra noi. Il prodotto interno lordo non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio né la nostra saggezza né le nostre conoscenze né la compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta.” (Robert Kennedy, 1968)
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