Grande partecipazione e soddisfazione per il Forum annuale dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile

Inserito da Giorgio Gatta giovedì 08 dicembre 2011

Grande partecipazione e soddisfazione per il Forum annuale dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile, che si è svolto a Roma venerdì 2 dicembre nella sede del Centro Studi CTS, dove il portavoce del Centro Turistico Studentesco Domenico Aiello ha aperto i lavori.

 
Dedicato all’Italia (i Forum si occupano, alternativamente, del nostro paese e del resto del mondo) l’incontro è stato focalizzato sulla riqualificazione dell’offerta turistica italiana. “In un momento in cui la crisi si sta facendo sentire” ha sottolineato il presidente dell’AITR Maurizio Davolio “il settore turistico, che continua a mantenere un trend positivo, è chiamato a contribuire alla ripresa dell’economia del paese, puntando sulla qualità. Che per noi significa responsabilità: l’AITR deve richiamare l’attenzione del dibattito politico sui diritti delle comunità ospitanti, protagoniste di uno sviluppo turistico sostenibile”.
A spiegare che cosa significhi fare in concreto turismo responsabile di qualità nel nostro paese, sono stati gli stessi soci AITR: alcuni infatti hanno presentato le loro “buone pratiche”, dei case studies da prendere ad esempio, da far conoscere non solo ai potenziali turisti ma anche agli operatori del settore, per creare nuovi progetti e sinergie competitive nel settore dell’accoglienza.


Iniziando dal progetto Città Migranda di Viaggi Solidali, che trasforma uno dei nodi critici delle nostre città, l’immigrazione, in punto di forza e ricchezza: sono infatti i nuovi cittadini, stranieri residenti in Italia, che in seguito ad un corso di formazione semestrale incentrato su storia, tecniche turistiche e mediazione culturale, diventano “guide migranti” e accompagnano il visitatore (turista o residente che sia) alla scoperta dei quartieri dove gli immigrati vivono e lavorano. Francesco Vietti, antropologo e co-autore del libro Migranti e turisti: storia di un incontro mancato, ha descritto un modo nuovo di concepire il turismo urbano in Italia, partendo dal progetto di successo Torino Migranda che in un anno ha portato 2300 visitatori alla scoperta di San Salvario e Porta Palazzo, mercato dove si incontrano prodotti e venditori di molti paesi, tanto da poter intitolare l’itinerario turistico “il giro del mondo in una piazza”. Giro del mondo guidato da 25 guide migranti (di cui 18 donne) provenienti da America Latina, Maghreb, Europa Orientale, Africa, Asia ma anche dalla stessa Italia: immigrati di terza generazione, originari della Calabria, della Puglia e della Sicilia. Il successo di Torino Migranda ha portato il progetto in altre città italiane, tanto da poter realizzare il MyGranTour, che propone l’iniziativa a Milano, Genova, Firenze e Roma: altre città italiane ed europee si aggiungeranno in futuro. (www.cittamigrande.it)


Ad affrontare un altro problema storicamente radicato soprattutto nel sud della nostra penisola è Addio Pizzo Travel che organizza il Sicily incoming pizzo free, itinerari di turismo etico a sostegno di chi ha detto no alla mafia. A raccontarlo è stato uno dei fondatori, Dario Riccobono: “il turismo pizzo-free è lo strumento di partecipazione del viaggiatore responsabile, di colui che pur non vivendo in Sicilia vuole dare un contributo concreto ad un circuito di economia pulita”. Gli ospiti visitano le aziende sorte su terreni confiscati alla mafia, utilizzano i servizi delle ditte iscritte alla lista di Addiopizzo, soggiornano e si fermano a mangiare presso chi ha deciso di non cedere a richieste estorsive e si è apertamente schierato contro la prepotenza mafiosa. In un entusiasmante percorso di riconquista del territorio e di sviluppo economico nella legalità: “per una vacanza rivoluzionaria”. (www.addiopizzotravel.it ripreso da Report: Addiopizzotravel è la Goodnews su Youtube)


Ancora un problema trasformato in risorsa, questa volta da Antico Presente, associazione radicata nella Maremma Laziale, che ha deciso di impegnarsi nel recupero delle ferrovie abbandonate, avviando un progetto per il Riuso della Stazione di Anguillara Sabazia, nella provincia di Roma. Il progetto pilota aprirà la strada al riutilizzo delle stazioni dismesse (ma nelle quali i treni ancora sostano) come sedi per associazioni di turismo responsabile. Le fermate che i passeggeri, soprattutto i turisti, non utilizzano più per mancanza dei servizi di accoglienza, informazione, prenotazione e trasporto... ritorneranno a vivere, dando l’opportunità ai viaggiatori di bypassare le grandi città, scegliere e raggiungere col treno le località più piccole dove trascorrere le proprie vacanze, o semplicemente una giornata lontano dai grandi circuiti turistici. Con beneficio reciproco: gli abitanti di quei borghi fino ad ora “tagliati fuori”, avranno la possibilità di risvegliare il turismo locale e con esso l’economia di tutta la località. In modo responsabile. (www.anticopresente.it)

 

Dal turismo responsabile arrivano le risposte anche ad altri problemi che pesano fortemente sul settore turistico, come il traffico e l’inquinamento. Risposte come il connubio tra barca e bici nelle vacanze proposte da Zeppelin, che ospita i turisti a due ruote su hotel galleggianti, alberghi che si spostano affiancando e seguendo i propri ospiti nel loro viaggio tra piste ciclabili e sentieri. In totale sintonia con la natura: l’Ave Maria, che naviga tra Mantova a Venezia lungo fiumi e canali, è la prima imbarcazione fluviale italiana ad essere stata costruita seguendo le normative europee sulla sicurezza e ad essere certificata dall’ente internazionale Bureau Veritas. Unico partner finanziario per la costruzione, Banca Etica, che ha creduto non solo nel valore economico ma anche nella forte valenza sociale ed ambientale del progetto. (www.zeppelin.it; www.avemariaboat.com)


L’attenzione all’economia solidale viene ripresa da Il Vagabondo, uno tra i fondatori della Rete di Economia Solidale Sud (RESS) , che collabora e supporta realtà del luogo impegnate nel sociale come il Centro di Arti Integrate a Matera e partecipa a “Integra”, progetto per la “valorizzazione e l’autosostentamento dei beni confiscati alla mafia”.


La valorizzazione della natura e la salvaguardia del territorio emergono delle proposte di Atlantide, che quest’anno ha creato il circuito “Amaparco”, una rete di parchi educativi in continuo ampliamento, che attualmente conta 16 realtà distribuite su 5 province. I parchi sono Centri Visite di aree protette regionali e nazionali riconosciuti, Centri di Educazione Ambientale, Ecomusei e altre strutture che valorizzano i territori nell’ottica dell’ecoturismo, rivolgendosi a utenti locali e turisti di ogni età, in particolare al mondo della scuola. Fondamentale, per diffondere la conoscenza dei luoghi e sensibilizzare verso la tutela degli ambienti, è sicuramente il radicamento dei parchi educativi sul territorio. Come esempio si possono citare due Centri Visite del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna: il Museo NatuRa, che può contare sulla forte sinergia della Cooperativa Culturale di Sant’Alberto, che esprime la tradizione della Civiltà delle Acque; e il Centro Visite Salina di Cervia, che ha un inscindibile rapporto con il Gruppo Culturale Civiltà Salinara, vera anima del territorio. (www.amaparco.net)

 

E, per poter meglio agire a livello locale AITR – da poco riconosciuta come APS, associazione di promozione sociale- punta all’incontro tra turisti e residenti, per portare i benefici del turismo in modo ramificato su tutto il territorio. In questa ottica agiscono i Borghi Autentici d’Italia con il progetto “Comunità Ospitale”: il borgo e la sua comunità diventano contemporaneamente destinazione e motivazione del viaggio, per una vacanza responsabile e di scoperta. Un progetto realizzabile soltanto con una reale partecipazione dei cittadini e un forte impegno collaborativo delle amministrazioni. (www.borghiautenticiditalia.it)


Capillarmente agisce anche l’Unione Nazionale Pro Loco Italia che, pur non essendo socio AITR, ha portato la propria testimonianza al Forum, presentando il progetto “Il patrimonio immateriale abbraccia l’Italia” che ha permesso di raccogliere oltre 600 video dedicati a tutto ciò che l’Unesco ha definito “patrimonio immateriale culturale”, per salvar dall’oblio memorie, tradizioni e conoscenze orali, che altrimenti sarebbero destinate ad estinguersi. Disponibile su YouTube, il canale Progetti UNPLI ha raggiunto, in un solo anno, le centomila visualizzazioni ed è diventato un vero e proprio archivio online consultato da ogni parte del mondo. Un archivio creato dal basso e destinato a crescere, grazie alla campagna di sensibilizzazione per la raccolta di nuovi documenti e interviste su tutto il territorio italiano. (www.patrimonioimmateriale.it)


Il coinvolgimento “dal basso” e la diffusione ramificata e capillare è anche una delle caratteristiche del Fondo Ambiente Italiano che, ospite al Forum, ha presentato il progetto Partner FAI, che coinvolge ristoranti, albergatori e agenzie di viaggio: diventare partner significa poter esporre il simbolo del Fondo dell’Ambiente ed entrare a far parte del portale www.fondoambiente.it; e, soprattutto, contribuire alla conoscenza dei Beni FAI, splendidi gioielli italiani il cui biglietto d’ingresso (acquistato a prezzi molto convenienti) può essere inserito nei propri pacchetti turistici o regalato ai propri ospiti. Lungi dall’essere un semplice fornitore di biglietti, il Fondo dell’Ambiente si incarica di far formazione ai nuovi partner, relativamente ai Beni presenti nel territorio dove si trova la propria attività. Per un turismo davvero responsabile.


Ancora attenzione per i piccoli borghi e per lo sviluppo sostenibile del territorio da parte del Touring, ospite che al Forum ha presentato il progetto delle Bandiere Arancioni, che ormai conta quasi 100 località certificate dal marchio di qualità turistico ambientale del TCI, rivolto alle piccole località dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. E che si meritano una citazione nella prima pagina delle guide Touring: capita così che il piccolo comune di Nemi possa essere citato tra le “cose da non perdere” del Lazio, accanto al Colosseo. (www.bandierearancioni.it)


Le piccole località dunque sono davvero protagoniste, anche del proprio sviluppo turistico: come accade nella Val di Rabbi, in Trentino, dove i pacchetti –per un turismo di comunità sostenibile e responsabile- si costruiscono in modo partecipato, coinvolgendo tutti gli abitanti, e non soltanto chi opera nel settore turistico. Per un impegno, una soddisfazione e una ricaduta economica davvero condivisi. (www.valdirabbi.com)


Altra questione molto importante, la diffusione delle offerte di turismo responsabile su tutto il territorio, per poter raggiungere gli aspiranti viaggiatori ed offrire a ciascuno –anche a chi ancora non sa che cosa sia il turismo responsabile- l’opportunità di entrare in contatto con questo stile di viaggio. Progetto vincente dunque, quello di Equotube: un gift box, di quelli che ora van di moda, totalmente responsabile e sostenibile. Non solo nel contenuto (offre weekend in B&B biologici, visite alle Fattorie del Panda in collaborazione con WWF, degustazioni bio e soggiorni in strutture certificate da Legambiente Turismo nonché soggiorni in bioresort) ma anche nel packaging a impatto zero, realizzato dando sostegno a progetti di inserimento lavorativo per disabili, in collaborazione con la cooperativa La Cometa. Già diffuso nelle agenzie tradizionali e nella catena Mr. Holiday, l’Equotube arriva in questi giorni nel circuito COOP: per offrire davvero un “weekend responsabile a portata di mano”! (www.equotube.it)


A premiare la migliore iniziativa di turismo responsabile ci penserà anche quest’anno Talenti Italiani, il concorso per il miglior prodotto turistico innovativo d’Italia, con una giuria formata da AITR, l’Università Luiss e il portale Talenti Italiani stesso, vetrina online di “microvacanze” di qualità. (www.talentiitaliani.it). Con le sue 70000 citazioni in Google, il concorso dimostra il grande interesse che suscita il turismo responsabile: interesse in crescita e non moda passeggera, vista anche l’importanza che si sta dando alla formazione e alla comunicazione. Ospite al Forum infatti, il Touring Editore ha presentato le pubblicazioni nate dalla collaborazione con AITR (Turismo responsabile: che cos’è, come si fa e Io viaggio responsabile) e il costante aggiornamento delle guide verdi, che include un’attenzione sempre maggiore ai temi della responsabilità. Centro Studi CTS ha invece presentato i master ormai “classici”, come Imprenditorialità e management del turismo sostenibile e responsabile, realizzato con il patrocinio di AITR, e quelli più innovativi: Comunicazione ambientale: giornalismo, divulgazione e green economy; e Comunicazione e Cultura del viaggio che unisce il sogno (del reporter di viaggio) alla concretezza (della comunicazione d’impresa) sotto la guida esperta di professori come Duccio Canestrini e Antonio Politano. Tra gli studi post laurea, si rafforzano anche le collaborazioni internazionali, in particolare con l’ ICRT International Centre for Responsible Tourism (Leeds Metropolitan University).


Di respiro internazionale anche le collaborazioni con Amnesty International la cui direttrice delle campagne, ospite al Forum, ha sottolineato l’importanza della consapevolezza dei viaggiatori sulla situazione dei diritti umani nei paesi visitati; e con ECPAT, End Child Prostitution, Pornography and Trafficking, socio AITR la cui sezione italiana si sta impegnando particolarmente in Cambogia; e sarà proprio il progetto di educazione e sostegno a distanza per bambini cambogiani a ricevere parte dei diritti di Papà Mekong, nuovo libro del giornalista Corrado Ruggieri.


Molti dunque i temi toccati, che durante il pomeriggio di networking si sono trasformati in concrete opportunità di scambio e collaborazione: tra i soci, gli ospiti e i visitatori esterni, come ad esempio la Federviaggio, che ha partecipato al meeting. L’apertura al mondo del turismo classico, e la creazione di sinergie tra diversi settori, è la chiave vincente per produrre cambiamenti reali e su grande scala.

 

 

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