"Sambiiga – Altro fratello" Il primo “reality sciò” responsabile
...”Un incontro tra culture, tra uomini e donne, italiani e 'burkinabe', europei e africani. Abbiamo seguito con le telecamere per tre settimane un gruppo di italiani in Burkina Faso. Un viaggio soprattutto interiore alla riscoperta dell'incontro con l'Altro Fratello”.
“Sambiiga” è un’espressione della lingua moorè, parlata dai mossì del Burkina Faso. Letteralmente significa “il figlio di mio padre”, cioè “fratello”, non tanto però come fratello di sangue, membro della stessa famiglia ristretta, quanto piuttosto come “Fratello” in senso più ampio, con riferimento alla fraternità umana universale.
In questo senso ci è parso che potesse tradurre perfettamente lo spirito del progetto “L’altro fratello”, che si fonda proprio su questa visione dell’umanità intesa come una grande famiglia, che va al di là di ogni frontiera inventata dagli uomini.
CONCRETAMENTE
Concretamente il progetto “sambiiga – altro fratello” è un progetto di comunicazione integrata che vuole sensibilizzare e portare a conoscenza di una vasta audience la realtà africana del Burkina Faso, oltre che spingere ad una riflessione sul senso del turismo inteso come viaggio responsabile di ampliamento del sapere.
Il progetto che nasce in collaborazione con ONG e associazioni attive sul territorio africano si compone di diverse parti i cui nuclei fondamentali sono:
_un viaggio di 3 settimane al quale hanno preso parte 15 persone di diversa estrazione sociale, età e lavoro. Un viaggio attraverso il Burkina Faso ma anche un viaggio dentro se stessi fatto uscendo da sé, dalle proprie abitudini, dai propri pregiudizi: mettendosi a nudo.
_un documentario del viaggio stesso che verrà realizzato ibridando uno stile descrittivo classico con gli elementi linguistici del reality show.
_il blog che è la voce del progetto e lo rende un work in progress con tutti gli utenti della rete.
_i collegamenti radio che hanno permesso di creare un vero e proprio ponte culturale tra Italia e Burkina Faso. Afriradio si ha seguito quotidianamente aggiornando gli ascoltatori sull'andamento del viaggio, mentre mentre nei collegamenti con Radio2 RAI e Lifegate siamo entrati più in profondità nelle tematiche che un viaggio e un progetto del genere inevitabilmente portano con sé.
E ORA?
Il viaggio è stato fatto, le riprese effettuate. Ora non ci resta che montare il documentario e presentarlo al mondo, e in particolare alle scuole. Riteniamo infatti che questo incontro tra italiani e “burkinabe” possa essere un esempio di fratellanza, arricchimento culturale, superamento degli stereotipi razzisti.
Un passo successivo sarà poi quello della realizzazione del format televisivo (una puntata per ogni giorno di viaggio). Ma ogni cosa a suo tempo.
E QUINDI?
Grazie al Comune di Roma, abbiamo iniziato i lavori di montaggio del documentario. Il lavoro da fare è molto. Dobbiamo selezionare le immagini tra oltre 60 ore di girato, scegliere le musiche, scrivere i testi, preparare le grafiche e così via. Ma le idee sono chiare e l'entusiasmo intatto.
IL LINGUAGGIO
Per rendere la fruizione del prodotto più accattivante ed uscire dalle “nicchie” abbiamo deciso di utilizzare il linguaggio del reality show, a cui soprattutto i giovani sono abituati, riempiendolo però... di contenuti! Nel confessionale quindi, non sono stati raccontati i litigi o i fidanzamenti, ma le emozioni, le gioie, le difficoltà di un viaggio come quello intrapreso dai viaggiatori.
LA TROUPE
Il progetto è stato ideato, diretto e curato da Andrea Boretti, Michele Dotti e Daniel Tarozzi, con la partecipazione di Elisa Chinello e Salvina Elisa Cutuli.
Il montaggio sarà a cura di Daniel Tarozzi, in collaborazione per la scrittura di Michele Dotti e Andrea Boretti. Le grafica e la finalizzazione sarà a cura di Andrea Boretti.
LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto sarà presentato il 16 dicembre presso la Sala della Pace, Provincia di Roma.
In tale occasione verrà presentato il promo del documentario, una parte del documentario stesso e il progetto più generale di incontro tra le culture.
I RELATORI (in ordine alfabetico)
Camilla Buttà, Ass. T-ERRE Turismo Responsabile e Ass. Perù Responsabile
Michele Dotti – Autore del documentario e esperto del Burkina Faso
Paolo Masini – Comune di Roma
Domenica Mazza - Mani Tese
Eugenio Melandri - Chiama l'Africa
Daniel Tarozzi – Autore e regista del documentario e giornalista
Per contattarci
3383614222