La più bella fiera italiana di moda ed abbigliamento Equo-Etico-Solidale
Oltre 100 miliardi di capi di abbigliamento prodotti ogni anno. Per vestire (in modo diseguale) 7 miliardi di persone. Ma l'alternativa c'è: Ecco perché venire a RIVESTITI-TERRA EQUA 2018!
Tanti sono i motivi, per grandi e piccini, per militanti ed imprenditori, per giovani e signori, per delusi ed innamorati… E TUTTI NE SARETE BEATI!
50 Espositori, 27 laboratori, 5 Sfilate, 4 Degustazioni, 3 Spettacoli Musicali, 2 Convegni, Cinema, Teatro, Mostre...
Se ancora vi punge il desiderio del meglio, di fare le cose giuste anche quando altri non le fanno, se pensate che ogni volta che comprate qualcosa “votate col portafoglio”… RIVESTITI-TERRA EQUA fa per voi. Ma ancora di più vi riguarda se non pensate nulla di ciò: TERRA EQUA vi porterà a contatto con la risposta alla domanda: “Ma ne vale la pena? Ma si può fare ancora qualcosa? Ma tanto non contiamo nulla…”. E volendo potrete anche sedervi a pensarci e berci su!
Ogni volta che compriamo un vestito, votiamo, scegliamo, decidiamo per noi e per altri.
RIVESTITI: PER QUESTO ABBIAMO FATTO TERRA EQUA
Comunque la pensiamo, il filo del tessuto che portiamo addosso lega Noi agli Altri, ed al Pianeta.
A RIVESTITI-TERRA EQUA quel filo sarà visibile, toccabile, lavorabile, comprabile, discutibile, avvolgibile, allungabile, masticabile, bevibile, tradotto in immagini, cinema, musica, sfilate, danza, teatro… ed in tanta compagnia.
100 Miliardi di capi di abbigliamento. In 15 anni (2000-2015) la produzione mondiale di abbigliamento è più che raddoppiata: è la Fast Fashion (Moda Veloce)! Ma nello stesso periodo l’utilizzo medio dei vestiti prima di essere dismessi è diminuito del 36%.
I vestiti costano meno, ne compro di più, li cambio e dismetto prima. Tutti contenti. Semplice, no?
La statunitense Agenzia di Protezione Ambientale (EPA) stima che ogni anno al mondo si gettino 14 milioni di tonnellate di abiti e tessuti usati, e che il 48% di noi getta vestiti ancora perfettamente utilizzabili. Di questi, l’84% finisce in discarica o all’inceneritore. Negli USA ogni cittadino getta 25 Kg. di tessuto all’anno. La media del riciclaggio dei tessuti al mondo è stimata all’1% (in Italia il 12%). Tutto il resto viene bruciato o va in discarica. CE LO POSSIAMO PERMETTERE?
Per fare un paio di jeans occorrono oltre 3.500 litri di acqua (il 49% utilizzata per coltivare il cotone). Annualmente si producono circa 5 miliardi di jeans…
Con 1,2 miliardi di tonnellate all’anno (di più dei “gas serra” emessi da tutti i voli internazionali e spedizioni via mare), l’industria dell’abbigliamento è una delle più grandi produttrici di gas inquinanti e che favoriscono il cambiamento climatico.
Ma la Moda (troppo) Veloce fa male anche a chi la usa: secondo uno studio della Commissione Europea (“Study on the Link Between Allergic Reactions and Chemicals in Textile Products”, 2013) il 7-8% di tutte le patologie dermatologiche sarebbe dovuto a ciò che indossiamo, come conseguenza del fatto che un quarto di tutte le sostanze chimiche prodotte nel mondo sono utilizzate nel settore tessile, per realizzare il poliestere e le altre fibre sintetiche, che dal 2007 sono diventate le più utilizzate (62%) per l’abbigliamento.
L’industria del tessile-abbigliamento-calzaturiero è una delle più grandi al mondo, dà lavoro a 75 milioni di persone (tre quarti delle quali donne), 4 milioni in Europa, 350 mila in Italia. I vertici della grande industria tessile del Nord guadagnano fino a 1.500 volte il salario dei lavoratori base nel Sud del mondo. Le cui retribuzioni incidono in modo estremamente esiguo sul costo finale del prodotto: fra lo 0,5 e il 3%, del prezzo di vendita in Europa.