Speleologia e comunità uniti sotto il segno dell'acqua
A volte le distanze sembrano annullarsi: così poche settimane fa, mentre a Casola-Speleopolis si ricordava la giornata mondiale dell'acqua con tante foto di grotte acquatiche, e tra queste anche quelle fatte da noi durante le esplorazioni sul fiume Auk, a circa 13,000 chilometri di distanza, nell'altro emisfero, negli stessi giorni, proprio le comunità della vallata del fiume Auk, nel lontano Mare nella Papua occidentale, si riunivano, nella medesima celebrazione per sancire l'importanza del loro fiume come risorsa comune, inalienabile e da proteggere.
Utilizzando per l'evento le medesime foto che ritraggono parte della bellezza delle loro grotte.
Foto che per la prima volta gli permettevano di intuire un pizzico delle bellezze che si possono nascondere nel sottosuolo.
Quasi il simbolo di una Natura che li rappresenta, unisce e lega alle proprie terre.