Una nuova strada in costruzione in Madagascar
RN 43 Ambohibary - Faratsiho - Soavinandriana: una nuova strada in costruzione, pronta tra pochi mesi, da tenere in alta considerazione per nuovi itinerari turistici e agricoltura di qualità.
La RN 43 che collega Ambohibary, sulla RN7 poco a nord di Antsirabe e la zona del Lac Itasy e Miarinarivo era conosciuta per essere bruttissima, soprattutto nei suoi 47 km iniziali fino a Faratsiho, e faceva di questa zona un territorio isolato e sconosciuto.
Da oltre un anno sono in corso importanti lavori di allargamento e asfalto da parte di una impresa cinese, con fondi del Governo arabo, che nel giro di pochi mesi saranno completati e dischiuderanno un po' questa vallata, con paesaggi bellissimi, tra valli verdi e con fiumi e laghi e numerosissimi vulcani spenti, e forse ne faranno un possibile nuovo itinerario turistico, per chi viene dal sud e vuole arrivare al bellissimo Lac Itasy oppure anche dalla capitale per un giro ad anello verso Antsirabe, Lac Itasy (con numerose sistemazioni per il giro di un weekend), Miarinarivo e ritorno, con strade che saranno tutte in buone condizioni e con limitato traffico, sia sulla RN 43 che sulla RN 1 (a differenza del giro tra mille camion verso ovest).
Adesso fino a Faratsiho si procede ancora un po' a rilento a causa delle macchine operatrici che a tratti si incontrano al lavoro, ma la pista è buona e percorribile con ogni tipo di vettura.
Ma soprattutto è interessante ricordare come queste zone vulcaniche vantino un terreno di una fertilità strabiliante - come si nota anche dalla sofficità della terra smossa dall'escavatore in foto - che andrebbe assolutamente valorizzata maggiormente, anche per la prossima raggiunta vicinanza di Faratsiho con la capitale, ove potrebbero confluire prodotti di altissima qualità, in particolare la frutta - a Tana un kg di mele costa anche 4.000 ariary, come in Italia! - che qua troverebbe condizioni ideali di clima, suolo e disponibilità idrica.
È una regione molto povera, ma di gente molto accogliente, volenterosa e lavoratrice ma, mancando le conoscenze e le scuole di formazione tecnica e professionale, anche su questi suoli, probabilmente i migliori del Paese, sono coltivati solo riso, mais e manioca; ma.... ma, visto che si aprono tante opportunità, chissà se a qualcuno, privato o associazione, non si accenda anche qualche lampadina!
Marco Sassi
Presidente dell'Associazione Volontari Italiani per il Madagascar