La comunità musulmana aiuta i cattolici ad Antananarivo nello sforzo di accoglienza di Francesco
Con la messa a disposizione di terreni, volontari, cibo e acqua, i musulmani stanno collaborando alla visita del Papa in Madagascar.
Se nel mondo siamo arrivati, Italia compresa, all'odio religioso, è perchè abbiamo solo premiato le tensioni, fatto conoscere i conflitti, aiutato delle "parti" opposte.
Se avessimo, in pari misura, premiato gli sforzi di coesione, fatto conoscere di più la possibilità di convivenza pacifica, aiutato non delle parti ma degli insiemi, non saremmo qua a dividerci, a trovare nell'altro un "diverso", a odiare e a perdere inutili energie di tutti nei conflitti.
Ma che parlo e mi sforzo a fare...
Già domani TUTTI gli spazi dei media saranno occupati dall'odio tra le parti in Palestina, in Libano, in Iraq, in Afghanistan, in Myanmar, in Nigeria, in Pakistan, in Indonesia, in Turchia, in Marocco, in Egitto, in Sudan e in Sud Sudan, in Libia, in Yemen, in Somalia, in Mali, nella Repubblica Centrafricana, in Siria, in Libano, in Giordania....
L'85% della spesa italiana di cooperazione e di vicinanza politica ed economica è concentrata in questi Paesi con odio religioso e conflitti che nascono da questo.
Da subito, da domani, riduciamo al 50% questa ingiustizia e premiamo i Paesi con armonia religiosa e con costante sforzo di pace, che sono stati abbandonati.
Le cose cambierebbero, impareremmo qualche lezione in più di umanità, che non troverà mai spazio finchè il premio e le narrazioni saranno quasi esclusivamente per il conflitto e per l'odio.
Marco Sassi
Presidente dell'Associazione Volontari Italiani per il Madagascar