“Niente plastica in viaggio” di Massimo Acanfora, editor Altreconomia
I numeri non lasciano dubbi: la produzione mondiale di plastica è di circa 350 milioni di tonnellate, ed è destinata ad aumentare nei prossimi anni. Nei nostri mari, finiscono ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. La plastica costituisce il terzo materiale umano più diffuso sulla Terra dopo l’acciaio e il cemento. I sacchetti di plastica sono il prodotto di consumo più diffuso al mondo – [cit Elena Leoparco – link]
Un capitolo è dedicato al viaggio: essere turisti responsabili significa anche pensare a itinerari plastic free.
I consigli sono tanti: il più importante è quello di procurarsi un “Kit del viaggiatore zero waste” per evitare la plastica usa-e-getta. Ve ne diamo un’ateprima.
Scrive Elisa Nicoli: “Ecco che cosa procurarsi. Un “forchiaio” (…) cucchiaio e forchetta due in uno, per essere sempre pronti a dire di no all’usa e getta. Un bicchiere e una borraccia. Un paio di sacchetti leggeri per la spesa.
Un paio di sacchetti ultraleggeri in cotone organico.
Un porta-panini professionale e durevole come i Boc’n’Roll (rolleat.com), completamente in plastica dentro e fuori, dichiarata priva di 169 sostanze potenzialmente tossiche della lista SVHC, in base al regolamento europeo Reach 1907/2006. Un contenitore a prova di fuoriuscita liquidi (v. anche a pag. XX)”.
Altre accortezze: “Nella vostra borsa dedicata al cibo conservate tutti gli eventuali imballaggi che avete acquistato eventualmente i primi giorni, per farveli riempire con i prodotti sfusi che trovate in giro. Diventa una caccia al tesoro a chi vi fornisce cibo sballato. (…) Acquistare sfuso significa comprare esattamente ciò che serve, senza aver bisogno di un frigo e a bassissimo rischio sprechi alimentari. (…) Fate diventare la raccolta di rifiuti in aree naturali un’abitudine.
Se vi piacciono le mode, sappiate che la cosa è diventata cool. Ha anche un nome, si chiama plogging e si sta diffondendo in tutto il mondo. Quando camminate o correte, potete aggiungere all’attività fisica anche un po’ di squat, per raccogliere la monnezza che trovate lungo il vostro percorso”.
Da https://www.festivalitaca.net