Racconto del Territorio Africano. Letterature per una geografia
Questo libro si occupa di letteratura dal punto di vista della geografia. L’attenzione è focalizzata su alcune narrazioni d’ambientazione africana, emblematiche della letteratura europea d’epoca coloniale e della letteratura africana subsahariana del Novecento. In tutti i casi proposti, territori e paesaggi dell’Africa entrano nel racconto e contribuiscono al suo svolgimento, giocando una funzione nell’intreccio diegetico.
Dopo una parte iniziale riservata agli strumenti per l’analisi geografica delle forme narrative e agli immaginari geografici messi in rapporto con la riflessività, il volume si addentra nei luoghi e nelle vicende del romanzo Tempo di uccidere di Ennio Flaiano, ambientato fra Eritrea ed Etiopia e nato dall’esperienza diretta dello scrittore in Abissinia al servizio dell’esercito coloniale italiano. Segue poi La mia Africa di Karen Blixen, libro di ricordi della scrittrice danese, il cui teatro d’azione si svolge in Kenya fra il 1914 e il 1931. Nel terzo caso, dedicato a Cuore di tenebre, si propone un’analisi del colonialismo belga in Congo sul finire dell’Ottocento, rileggendo il viaggio materiale e simbolico di Joseph Conrad. L’ultimo saggio getta uno sguardo sulla letteratura africana novecentesca, dove il continente diventa protagonista di forme narrative e di scritture basate su modalità percettive e comunicative messe in campo da autori subsahariani. Tale mutamento di prospettiva ha una sua prosecuzione nel testo finale di Eleonora Fiorani, in cui il territorio è immaginato e rappresentato attraverso esempi di arte africana contemporanea, intesi come racconti della pluralità dei mondi che l’Africa incarna.
Luigi Gaffuri insegna Geografia dell’Africa, Geografia sociale e Geografia umana all’Università dell’Aquila. È stato membro del comitato scientifico delle riviste Terra d’Africa (Milano, Unicopli), Tutto da capo (Milano, Lupetti) e del Rapporto sugli indici di inserimento territoriale degli immigrati in Italia (Roma, CNEL). Da trent’anni svolge ricerca africanistica, con missioni sul terreno nella fascia tropicale del continente, si occupa di immigrazione e di cooperazione internazionale allo sviluppo. I suoi studi riguardano anche problematiche epistemologiche relative all’evoluzione recente del pensiero geografico. Ha scritto e curato diversi volumi, dando alle stampe numerosi saggi su riviste italiane, internazionali e in opere collettive. Ha svolto attività pubblicistica su testate nazionali. Fa parte del comitato scientifico del Dossier statistico immigrazione (Roma, IDOS). Il suo ultimo libro sull’Africa è Tessiture dell’identità. Lingua, cultura e territorio dei Gizey tra Camerun e Ciad, scritto a più mani con A. Melis e V. Petrarca (Napoli, Liguori).