Lettera del Presidente di AITR
Il 2020 si sta concludendo, ma purtroppo la situazione è ancora molto grave e solo in lontananza riusciamo a distinguere la fine del dramma che stiamo vivendo. Sono già state dette e scritte tante cose su questa pandemia, sullo stupore e sull’angoscia con cui è stata vissuta e, per quanto ci riguarda, sul danno incalcolabile che ha prodotto per il nostro comparto, il turismo, colpito più duramente di tutti gli altri. Siamo stati colpiti per primi e purtroppo ne usciremo per ultimi. Probabilmente, pur ammaccati, sopravviveremo ai danni causati dalla pandemia grazie ai provvedimenti garantiti dal Governo e dalle Regioni, ma la ripresa sarà lenta e faticosa e richiederà profonde riflessioni sul futuro del turismo. Parole come sicurezza, sostenibilità, socialità, convivialità assumeranno forse significati diversi e produrranno comportamenti differenti dal passato. Noi, in AITR siamo rimasti uniti, i nostri organi hanno funzionato sia pure da remoto e la nostra compagine sociale ha saputo organizzarsi. Ha affrontato unita la situazione, scambiandosi informazioni e consigli per ridurre i danni e per cercare alternative nelle attività; le fiere sono state cancellate o rinviate a chissà quando, però sono state sostituite con altre preziose iniziative di incontro, sia pure online; così come le conferenze, i corsi, i seminari hanno trovato su Zoom e altre piattaforme le modalità per essere ugualmente realizzati.
La nostra storica attenzione per i viaggi e i soggiorni in aree interne, rurali, montane ha incontrato, in questa situazione di pandemia, conferme della propria validità. Di colpo il nostro modo di viaggiare, le nostre scelte sono diventate popolari, hanno ricevuto apprezzamento e consenso: il viaggio nella natura e nei Parchi, i Cammini, il trekking, il cicloturismo, la scoperta dei borghi, i piccoli gruppi, l’outdoor.
In questi mesi abbiamo collaborato con le reti di cui facciamo parte, con il Festival IT.A.CA che si è svolto in gran parte da remoto ma che continua a crescere, nel 2021 si prevedono oltre 25 tappe; in AMODO, cui aderiscono sempre più numerose le organizzazioni del cammino, della bici e delle ferrovie storiche o riconvertite in ciclovie. in ISTO, la rete internazionale di cui facciamo parte, che sta vivendo una stagione di rilancio e di riposizionamento sotto la guida dinamica e determinata della nuova Presidente Isabel Novoa. Nell’ambito del progetto Rockability stiamo creando nel Comune di Cascia il primo distretto in Italia di turismo lento e responsabile.
Abbiamo acquisito esperienza, come tutti, nell’utilizzo dei nuovi mezzi di organizzazione degli incontri. Dal 12 gennaio organizzeremo con cadenza frequente e regolare dialoghi e incontri online cui saranno invitati a discutere i nostri soci e tanti ospiti esterni.
Anche la nostra Scuola Pina Sardella si è orientata all’adozione di nuove tecniche che si aggiungono, senza sostituirle, alle modalità didattiche tradizionali e collaudate. Sappiamo che dovremo affrontare ancora tanti sacrifici ma lo faremo con convinzione e determinazione in quanto riteniamo che la nostra associazione sia portatrice di valori di etica, di solidarietà e di responsabilità quanto mai forti ed attuali in un momento storico in cui rischiano di prevalere forme di egoismo, disparità ed ineguaglianze, impoverimento. Noi pensiamo ai nostri partner nei paesi del Sud del Mondo, dove il turismo è crollato totalmente e dove non esiste, o è irrilevante, il turismo domestico che nei nostri paesi ha, almeno parzialmente, compensato il venir meno del turismo dall’estero; e dove gli stati già poveri ed ora anche impoveriti, non sono nelle condizioni di intervenire con i ristori come da noi.
Ci prepariamo ad operare in nuovi progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo, in quanto crediamo che il turismo responsabile possa contribuire fortemente alla creazione di opportunità di lavoro e di reddito a vantaggio delle comunità locali. Pertanto noi proseguire nella nostra strada, operare attivamente, testimoniare un modo diverso di viaggiare e di gestire i nostri rapporti con i partner, con i clienti, con le comunità locali e le loro istituzioni, con i tanti amici e colleghi che guardano con interesse alle nostre idee e ai nostri principi.
Il 2021 sarà un altro anno molto duro, ne siamo pienamente consapevoli, ma lo affronteremo con coraggio nell’unità e nell’amicizia!
Maurizio Davolio