MODIGLIANA/3

Il campo appena sotto la casa di Nonna Bruna
Inserito da Giorgio Gatta venerdì 01 luglio 2022

Esco da Modigliana Turismo nella convinzione di avere già fatto la mia giornata di lavoro a Modigliana, ma vedo cosa posso fare ancora in questo scorcio di mattinata girando per il paese.

Incontro incredibilmente per strada Mauro Biondi, che mi chiede se sono libero in questo istante per fare quel giro nei suoi terreni...

Andiamo con la sua Panda, 4 ruote motrici, modello vecchio, praticamente un muletto che va sempre: insomma una certezza per strade sterrate collinari che vanno su e giù.

Mentre viaggiamo in direzione di Montebello inizia a raccontarmi la sua storia.

Tutto nasce dalla realtà contadina dei suoi nonni quando fino al dopoguerra si aveva le mucche e i maiali, i campi e gli animali da cortile e tutto si reggeva su un'economia circolare.

Il nonno usava coltivare il "grano rosso" per le galline perché sapeva che le avrebbe fatto bene.

Il babbo di Mauro insieme al figlio si sono incuriositi a questa varietà di grano di cui non si sapeva nulla e hanno fatto delle ricerche scientifiche sul prodotto.

E hanno scoperto che il loro grano è un miscuglio di grani antichi.

Quando ci fermiamo mi fa notare la distesa del grano:

"Devi vedere a fine maggio e a giugno com'è questo grano: alto, bello e resistente, si piega solo ma non si stende ed è bellissimo quando tira il vento, è come se fossero le onde del mare verde che vanno da una parte e poi dall'altra."

Mauro simula il vento in quell'istante e a me sembra un po' un poeta.

Essere agricoltori è come essere artisti, anche se si usano ancora gli strumenti di una volta in quelle colline scossese, oltre ai trattori dove si può.

Come dicevo lo scorso articolo, l'azienda agricola non ha una vera e propria sede dove risiedono tutti, ma io ho il privilegio di conoscere la nonna che alla morte del marito è voluta rimanere nella stessa casa.

Difatti alla morte del nonno, 10 anni fa, Mauro e il babbo hanno preso in mano l'azienda e di lì è iniziata questa avventura.

Vedo la signora anziana con in mano un badile e subito mi congratulo con lei che certamente non le serve per appoggiarsi.

Le faccio una specie di intervista perché stento a credere che una persona non più giovane stia in un posto assolutamente isolato dal mondo in cui non passa mai una macchina se non quella del nipote o del figlio che ogni giorno la vengono a trovare.

Perché lì non ci vai - malgrado il paesaggio meraviglioso - a meno che non sbagli strada.

Per l'arzilla vecchietta sembra che il tempo si sia fermato e se ne infischia se il mondo si è ipertecnolocizzato, perché lei vuole vivere così...come dice la canzone...

Dopo la nostra escursione fra i campi di grano, Mauro continua a parlarmi delle differenze con il grano coltivato in pianura, ma la mia mente vaga nelle emozioni, grato di essere entrato in una favola meravigliosa.

Cosa c'è di meglio quando riscopri le tue radici che diventano il fulcro di un rinnovamento per il territorio!

Questi sono i Borghi della Romagna!

Stay tuned!


Giorgio Gatta


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