Il nuovo turismo
Girando per la tua città - Faenza in questo caso - scopri sempre cose nuove.
Due sono le condizioni:
1. Girarla a piedi.
2. Mettere in moto la curiosità.
Certamente avere dei parametri su come muoverti fa sempre bene, ma devi essere aperto all'imprevedibilità di un giro scontato che così scontato proprio non è.
È domenica mattina: individuata la zona che mi potrebbe interessare con orario messa a metà mattinata a Sant'Agostino, comodo per una restante esplorazione del territorio, il resto è la realtà che ti interpella.
Dopo un tentativo per entrare nel suggestivo Palazzo Milzetti, purtroppo andato a vuoto, convergo per una stradina - vicolo delle Vergini, mi pare - girando fra vicoli una volta chiusi al pubblico passeggio.
Stradine sinuose che stanno a testimoniare la città medievale: vedo un cancelletto aperto che da su un parco.
È il Parco Tassinari e subito mi viene in mente la grande scultura su un albero disteso che è rovinato a terra per il maltempo tanto tempo fa.
Vedo un uomo nei pressi della ringhiera che copre la grande scultura lignea e gli chiedo:
"È lei l'autore della scultura?"
"Sì sono io - dice lui - stavo giusto per venire via e mi avete colto per un pelo".
E per nulla dispiaciuto si presenta come ex ceramista che in pensione ha ricevuto una grande vitalità nel lavorare il legno dai tronchi d'albero più impensabili.
Impensabili sì, perché Giorgio Palli dal legno trae ispirazione e tira fuori la materia e le forme che sembra che il legno stesso abbia intrappolato e chiede solo di venire tirato fuori.
Infatti del tutto casuale è che un autore della ceramica abbia trasferita la sua arte nel legno e del tutto casuale è averlo incontrato.
Mi intrattengo a lungo con lui perché ha tanto da raccontare, soprattutto degli incontri con le scuole con le quali gioca e fa giocare i bambini ad immedesimarsi in una favola meravigliosa.
Avere persone che sanno raccontare storie nella città in cui vivono e frequentano a pochi metri di distanza dalle proprie abitazioni, dovrebbero essere la base per qualsiasi sviluppo turistico del territorio.
La Città della Ceramica si trasforma con Giorgio Palli in un'esperienza unica come uniche sono le persone e la storia è importante, ma va vissuta sulla pelle delle persone presenti oggi.
Narrata, sapendola narrare, per trasmetterla ai turisti, come alle future generazioni.
Questo è il nuovo turismo che ci aspetta: esserne consapevoli può fare le differenza rispetto ai territori concorrenti.
Giorgio Gatta